Atelier. Germano Sartelli e i laboratori di arteterapia all’Ospedale psichiatrico di Imola

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Atelier. Germano Sartelli e i laboratori di arteterapia all’Ospedale psichiatrico di Imola

Dal 1 aprile 2016 fino al 17 aprile 2016.
Attraverso l’esposizione di opere realizzate dai degenti del manicomio, e la proiezione di un do­cumentario girato nel 2006, si ripercorre la stagio­ne che vide Germano Sartelli impegnato come maestro d’arte all’Ospedale Psichiatrico di Imola.

Nel 1952 fu istituita, presso l’Ospedale Psichiatrico “Lolli”, una Scuola d’Arte nella volontà di fornire una guida, un ambiente e materiale idoneo a quei malati che da tempo trovavano quotidianamente un passatempo e un conforto in esercitazioni grafiche e figurative più o meno felici.
Era la prima esperienza di tal genere in Italia.
Il tentativo non diede da principio risultati molto incoraggianti; apparve chiaro che, per molti malati, il vedere ufficializzata un’attività che per loro rappresentava una sorta di impresa clandestina, e spesso anche protestataria, era motivo sufficiente per non frequentare l’Atelier.
Sia pure con un numero esiguo di malati la scuola partì, e ben presto la frequentazione cominciò ad aumentare.
L’organizzazione della scuola, che dipendeva dalla Direzione Sanitaria dell’Ospedale, era curata, in particolare, da un insegnante di pittura, Germano Sartelli, il quale, pur soccorrendo i ricoverati in tutte le loro difficoltà di ordine tecnico, si preoccupava di lasciarli il più possibile liberi nella scelta dei contenuti da esprimere e delle soluzioni formali.

“La nostra scuola, inizialmente costretta in locali provvisori, ha ora una sede adeguata allo scopo. Essa è costituita da un ampio salone nel quale la luce entra da tre lati. Due ampie stanze attigue permettono il deposito dei materiali. Nel salone vi è un altoparlante collegato con la radio ed un apparecchio per la proiezione diascopica. Con questo apparecchio abbiamo proiettato importanti lavori; sottolineiamo l’interesse e l’entusiasmo suscitati dalle successive discussioni con i malati, specialmente intorno a opere moderne (Kandinsky, Klee, Mondrian) di non facilmente accessibili a tutti.”
Gastone Maccagnani

2016-03-14T09:00:16+00:00marzo 14th, 2016|Mostre, News, News artisti, News Germano Sartelli|