Biennale del Disegno 2018 a Rimini

Biennale del Disegno 2018 a Rimini

E’ partita anche quest’anno la Biennale del Disegno a Rimini con più di 30 mostre nel cuore della città. Tra i vari allestimenti segnaliamo CANTIERE DISEGNO dove sono presenti, tra gli altri, alcuni dei nostri artisti presenti nel Doc Alberto Mingotti, Enrico Lombardi e Davide Reviati.

Cantiere Disegno
50 artisti nelle stanze del contemporaneo
a cura di Annamaria Bernucci, Andrea Losavio, Massimo Pulini

III BIENNALE DISEGNO RIMINI 2018
28 aprile-15 luglio
Museo della Città Ala Nuova

Sono 50 gli artisti chiamati a tradurre il tema della terza edizione della Biennale del Disegno di Rimini dal titolo: “Visibile e invisibile, desiderio e passione” negli spazi luminosi e ancora spogli dell’ex padiglione ospedaliero del Museo della Città, oggi Ala nuova del Museo, la realtà sfaccettata e ibrida del disegno contemporaneo nell’ambito.
Essi hanno dato vita sulla carta (e su gli altri supporti) a tracciati e segni, ingombri e latenze, visionarietà e descrizioni del mondo umano e naturale. Cantiere Disegno si presenta dunque con grande ricchezza semantica, addirittura esuberante a dispetto del titolo che sotto traccia fa da tema all’intera rassegna e cioè visibile e invisibile.
Nelle stanze e nei corridoi ancora glabri e ruvidi per i lavori in corso di ristrutturazione dello storico edificio degli anni Trenta si avvicendano su tre piani artisti e grafici, disegnatori di graphic novel e di racconti di animazione, pittori e incisori che fondano nel disegno un sistema di azione e di pensiero, in un confronto serrato quanto vario. La loro presenza ossequia il bisogno di dare voce alle diverse diramazioni delle espressioni artistiche nelle quali il disegno costituisce il sostegno portante, la traccia che congiunge l’ideazione al risultato dell’opera attraversando i meandri della ricerca, testando la libertà e l’ossessione febbrile delle tecniche praticate.
Visibile e invisibile stanno come una perfetta antinomia, esattamente come luce e ombra, caos e vuoto, opaco e trasparente. Se la scienza si muove per una possibile visione dell’ignoto, l’arte si prefigge di cercare almeno in parte l’invisibile e di farlo apparire. Secondo Marleau-Ponty il visibile è tutto intessuto di non visibile, lo sostiene e lo alimenta, “non è cosa, ma possibilità, latenza e carne delle cose”.
E qui nelle stanze di Cantiere traccia e impronta (con grafite, inchiostro, pastello e tutti gli altri strumenti messi in campo dagli artisti) si affastellano nell’enigma e nella contraddizione del visibile. Si racconta attraverso questo tema trasversale e sotterraneo, di categorie ricorrenti come vuoto o assenza, dispersione e frammentarietà che generano continue sollecitazioni percettive. Perché l’invisibile mostra al contrario una mancata presenza, sottolineando nella mancanza una infinità di cose, dando voce all’indicibile e sguardo al visibile che non c’è.

Gli artisti che espongono sono: Giovanna Caimmi, Giovanni Frangi, Gabriella Giandelli, Davide Reviati, Marino Neri, Octavia Monaco, Dem, Paper Resistance, Scarful, James Kalnda, Alberto Zamboni, Riccardo Angelini, Priscilla Beccari, Elisa Bertaglia, Alvise Bittente, Leonardo Blanco, Roberto Catani, Juan Carlos Ceci, Leonardo Cemak, Giulia Dall’Olio, Barbara Giorgis, Incubo alla Balena, Enrico Lombardi, Emilio Nanni, Barbara Nicoli, Gilda Marconi Sancisi, Toni Pecoraro, Marco Smacchia, Yurii Timoshenko, Veronica Azzinari, Fabio Castellani, Amanda Chiarucci, Sebastiano Guerrera, Giampiero Guerri, Luca Lavatori, Chiara Lecca, Elisa Leonini, Alberto Mingotti, Lucia Nanni, Stefano Ronci, Sandra Santolini, Alessandro Sicioldr, Martina Zena

2018-05-15T07:45:22+00:00maggio 15th, 2018|News Alberto Mingotti, News Davide Reviati, News Enrico Lombardi|