PINI GIOVANNI

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PINI GIOVANNI

Bologna, 1929

Giovanni Pini è una figura decisamente anomala nel panorama dell’arte. Dopo studi di indirizzo classico si laurea in Lettere Antiche all’Università di Bologna. Poi è docente di greco e di latino nei Licei di Fermo, Cesena e Faenza, dove conclude il suo impegno di docente nel 1989. Pur avendo sempre coltivato il disegno e la pittura, è da questa data che vi si dedica totalmente raggiungendo una felice cifra stilistica che espone in varie mostre personali e collettive ottenendo riconoscimenti e successi. Autodidatta e svincolato da ogni rapporto con il mondo dell’arte, Pini non sente il peso di una tradizione moderna e contemporanea e le pressioni del mercato. Agisce liberamente e seguendo unicamente originarie pulsioni che lo portano verso una pittura figurativa che ha per unici soggetti i luoghi più immediatamente vicini a Faenza. Morandiano per monotona e ripetitiva indagine di pochi soggetti scarnificati fino all’osso, Pini, come il maestro bolognese, sa fare di questa programmatica riduzione tematica la base di partenza per infinite e illuminanti variazioni sul tema. Musicali sono, infatti, i suoi paesaggi basati più sul colore che sul segno: campiture di colore che sovrapponendosi o affiancandosi accennano a una realtà ripulita da rumori visivi e ricondotta a una sua essenza quasi astratta. L’ascetismo iconografico e la ricercata impersonalità del gesto pittorico (mai compiaciuto e a volte quasi sprezzante) trovano corrispondenza nella scelta stessa dei mezzi utilizzati: supporti spesso di recupero e colori e pastelli fabbricati personalmente miscelando terre naturali, sabbie, colle e prodotti commerciali. Per i collages si avvale di carte ritrovate, frammenti di intonaco, di pietre e di sassi macinati. Questo rifiuto dei mezzi tradizionali lo porta anche a opacizzare la brillantezza dei colori a olio e ad attutire la squillantezza della tempera con sabbie e colle. Atteggiamenti procedurali che tradiscono un atteggiamento artistico dai toni liricamente pauperistici e, se pur figurativo e caratterizzato da sapienti viraggi coloristici, incline ad incanalarsi nelle oggettività più tipiche del ready made: quasi eliminando la presenza dell’autore e di un tempo particolare. Pini ha esposto soprattutto in ambito faentino e romagnolo. Nel 2012 ha tenuto una mostra al Monte di Pietà di Forlì.

(FB)

Bibliografia

F. Basile, Giovanni Pini
Bologna 1992

Giovanni Pini. Collages
a cura di A. Biagetti e F. Nostri
Lugo 2014

Fondi

Studio dell’artista, Solarolo

News

In Inverno in collina, Pini segue le tracce di uno scarno paesaggio collinare con i colori da lui stesso fabbricati (gessosi e materici) per sottolinearne le infinite, variabili e poetiche gamme coloristiche.

2021-01-22T11:03:56+00:00agosto 1st, 2015|Artisti, P|