FATEEV INNOKENTIY

/, F/FATEEV INNOKENTIY

FATEEV INNOKENTIY

Novokuznetsk, Siberia, 1980

Innokentiy Fateev è giunto in Romagna e a Faenza, dove ha frequentato l’Istituto Superiore Industrie Artistiche, dalla Siberia sud-occidentale. Gli insegnamenti del padre Yuri, anch’egli artista, e le suggestioni naturali e culturali riportate in patria lo indirizzano verso una pittura figurativa prima di tipo naturalistico-descrittivo. Viene poi influenzato da protagonisti quali David Hockney o Andrew Wyeth, tramite i quali supera certi limiti iniziali, evita le secche di un realismo ormai anacronistico e giunge a convincenti formulazioni sulla necessità, anche odierna, della pittura. Pittore d’istinto, Fateev non conosce limiti tematici o iconografici precisi. Nessuna simbologia è sottesa a una pittura che si potrebbe anche definire felice: appagata dal solo atto di visione e di ricreazione della realtà. Fiori, paesaggi naturali e urbani, nature morte e ritratti sono eseguiti con grande rapidità a segno di una raggiunta maestria esecutiva e di una notevole capacità di sintesi visiva. Nulla di impressionistico, però, in Fateev che anzi tende a consolidare le sue immagini della realtà in assetti quasi plastici e gommosi con viraggi e accentuazioni coloristiche innaturali. Anche i debiti nei confronti di un maestro come Edward Hopper sono sottaciuti: i soggetti, i tagli di immagine, le inquadrature e i momenti rappresentati non intendono assurgere a valore simbolico o indurre particolari atteggiamenti riflessivi. La pittura di Fateev procede scioltamente, in modo quasi naturale, e non a caso l’artista definisce i suoi paesaggi come “wet-scapes”, paesaggi liquidi. Una aggettivazione che nulla ha a che fare con certo sociologismo contemporaneo ma, più pienamente, con una concezione del mondo come un enorme flusso in continua mutazione che l’artista può contribuire a rassodare e condensare parzialmente ricreando i rari e fuggevoli, come il raggio verde, momenti di intersezione tra la vita quotidiana e la teatralità. Oltre che in ambito faentino, romagnolo e italiano, Fateev ha esposto in Russia, Austria, Germania e Olanda.

(F.B.)

Bibliografia essenziale

arte dal VERO. Aspetti della figurazione in Romagna dal 1900 a oggi
a cura di F. Bertoni, catalogo della mostra al Centro Polivalente Gianni Isola e al Museo di San Domenico di Imola
Imola 2014

Fondi

studio dell’artista, Faenza

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Anche un modesto soggetto ittico, quasi da pescheria, può divenire per Fateev occasione di pittura e di meraviglia. A interessarlo, in questo caso, sono i lucenti riflessi acquei sul corpo dei moscardini mentre in Peonia è una forte luce che quasi smaterializza i petali del fiore per ridurli a puro, quasi profumato, colore.

2021-01-22T10:49:17+00:00agosto 6th, 2015|Artisti, F|