GATTELLI STEFANO

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GATTELLI STEFANO

Forlì, 1962

Dopo studi all’Istituto d’Arte di Forlì e all’Accademia di Belle Arti di Bologna, e aver vinto, nel 1980, una borsa di studio presso il Centro della Grafica di Venezia, Stefano Gattelli tiene la sua prima esposizione personale a Forlì nel 1984 e partecipa localmente alle vicende del gruppo Eclissi, impegnato nel recupero della tradizione pittorica. Nel 1985 partecipa alla mostra collettiva del gruppo che si tiene alla Galleria Mascarella di Bologna, espone a Ferrara e prende parte alla mostra “Estensioni” e all’”Italian Festival for Multi-media Work” di New York. Alla metà degli anni Ottanta si concentra sul tema del paesaggio e nel 1986 espone alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e al Premio Campigna. Claudio Spadoni, gli amici Enrico Lombardi e Alberto Mingotti, Rocco Ronchi e Alessandro Riva si interessano al suo lavoro. Nel 2000 tiene una mostra personale a Sant’Agostino di Ferrara. Gattelli si è interessato anche di incisione calcografica, decorazione murale e scenografia. Del 1996 sono le scenografie per lo spettacolo “Il bosco delle storie” di Accademia Perduta. Nel 2001 partecipa alla mostra “Pittura in Romagna. Aspetti e figure del Novecento” curata a Cesena da Giordano Viroli. Negli anni Duemila espone a Faenza, Ferrara, Forlì, Bologna e Cervia. Figura di riferimento negli anni (Ottanta e Novanta) di un generale ritorno alla figurazione e alla pittura cui ha contribuito con paesaggi e rappresentazioni di interni silenziosi, innaturali e immoti, quasi oppressi e riconformati dalla sedimentazione di una polvere vulcanica, Gattelli, negli anni Duemila, ha optato per visioni più sintetiche e quasi astratte il cui tono volutamente naïf è controbilanciato da calcolate citazioni di vari maestri del Novecento europeo.

(F.B.)

Bibliografia essenziale

Fondi

studio dell’artista, Forlì

News

In C’è, un grigio interno ordinato e pulito ma, forse, improvvisamente abbandonato, solo la tenda bianca del fondo tradisce l’esistenza di un alito di vento e di vita; in Icona del paesaggio, il cielo terreo rimarca questa sensazione di evento apocalittico unitamente alla ricopertura fuligginosa di campi e vegetazione.

2021-01-22T10:50:12+00:00agosto 6th, 2015|Artisti, G|