TURRONI ERICH

/, T/TURRONI ERICH

TURRONI ERICH

Cesena, 1976

Erich Turroni si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Ravenna con Antonio Violetta. Poi ha intrapreso una carriera artistica caratterizzata in campo scultoreo e pittorico dall’utilizzo di mezzi artistici quali il poliestere, la vetroresina e le materie plastiche in genere. Turroni lavora sul vero all’interno di un clima largamente esistenzialistico che lo avvicina, soprattutto in scultura, a certe soluzioni espressive tipiche di Alberto Giacometti per l’utilizzo di grumi informi di materia che si coagulano lungo linee di forza. In pittura, invece, i riferimenti al vero, spesso di origine fotografica, vengono assimilati all’interno di successivi strati di poliestere che rendono le immagini, quasi sempre grandi ritratti, appena percettibili, diafane e fantasmatiche. Nella spermatica pellicola del poliestere la realtà si scioglie e, come un denso liquido oleoso, perde di precisa messa a fuoco. Un modo per lasciare intendere una inaccessibilità e le insanabili distanze esistenti tra gli esseri umani. Nessuno sforzo viene fatto da queste figure per uscire da una nebbiosa condizione di limbo e che, anzi, guardano lo spazio antistante senza la speranza di un contatto, quasi vivessero in un’altra dimensione. Turroni ha partecipato a mostre collettive in Romagna, a Bologna, Parma e Asti e ha tenuto personali a Faenza (2001), Gambettola (2003 e 2005), Forlì (2006), alla Galleria Gasparelli Arte Contemporanea di Fano (2008), a Fusignano (2008), a Cesena e Modena (2009 e 2012). Nel 2007 ha eseguito gli elementi scenografici di uno spettacolo per la compagnia “Motus” e nel 2011 ha collaborato con la compagnia “Teatro Valdoca”, realizzando sculture.

(FB)

Bibliografia essenziale

Erich Turroni “de visu”
a cura di M. Zattini con testi di R. Bertozzi e S. Pascucci, catalogo della mostra alla Galleria Comunale d’Arte di Cesena
Cesena 2012

Fondi

studio dell’artista, Gambettola

News

Un cieco avanza con la mano nella notte: quasi un negativo fotografico ingigantito e immerso in una densa sostanza trasparente. Una allusione ad una realtà diversa, quasi soprannaturale, che l’artista è stato capace soltanto di evocare, come un ectoplasma, ma con la quale non sono possibili altri contatti.

2021-01-22T11:17:01+00:00luglio 30th, 2015|Artisti, T|