RUGGIERO GIOVANNI

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RUGGIERO GIOVANNI

Fontanarosa, 1973

Nato in provincia di Avellino, Giovanni Ruggiero si è laureato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2000 e nel 2002 ha insegnato tecniche di fonderia all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1997 al 2007 si è occupato di fonderia artistica e dal 2009 è docente di Modelli e Prototipi all’Istituto Superiore Industrie Artistiche di Faenza. Del 2002 è la sua prima mostra personale (“Fontanarosanum”) al Circolo degli Artisti di Faenza cui sono seguite quelle, sempre a Faenza, del 2004 (“INTRO”), del 2005 e del 2006 (“Il corpo dentro e fuori”); del 2006 a Modena (“Cambiamenti di stato”); del 2007 a Napoli; del 2009 alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Siena; del 2011 a Bologna (“Mind the gap”) curata da R. Gavarro. Ruggiero ha partecipato a mostre collettive, ha partecipato a laboratori d’artista e, nel 2011, ha ottenuto il “Premio Faenza” in occasione della 57° edizione del Concorso Internazionale promosso dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Nello stesso anno ha ricevuto il premio “Galilearte”.
Scultore in qualche modo sperimentale per la varietà dei mezzi utilizzati (catrame, gesso, ceramica, cementite, alluminio, oro e argento), Ruggiero è, in fondo, consapevolmente ancorato a una tradizione moderna di stampo esistenzialista e in specie giacomettiana. Così Raffaele Gavarro sul suo lavoro: “Le forme che scava Ruggiero sono come riscoperte, tracce di un antico sostare della materia in quel luogo. Del resto non è affatto casuale che sia la figura dell’uomo il suo soggetto prediletto, l’elemento archetipico che è scoperto sotto la superficie. Ruggiero concentra la propria attenzione sul corpo sofferente dell’uomo, scoprendo le orme lasciate dal dolore, rughe antiche e indelebili che accompagnano il nostro ineluttabile attraversamento del tempo”. Memorie martoriate, negativi e positivi, assenze e presenze che, aggiungiamo, sembrano quasi alludere, forse inconsciamente, ai gessi ottenuti colmando i vuoti lasciati dai corpi combusti degli abitanti di Pompei, originalmente miscelati con la macchine anatomiche della Cappella Sansevero di Napoli.
Questa riflessione sulla scultura come segno lasciato dal passaggio umano sulla terra ha recentemente acquistato nuove potenzialità espressive ampliandosi a livello dimensionale, fino a installazioni di carattere scultoreo-architettonico in grado di dialogare con lo spazio.

(FB)

Bibliografia essenziale

INTRO. RUGGIERO,
a cura di L. Fabbri,
catalogo della mostra a Showroom Blu di Faenza,
Faenza 2004;

GIOVANNI RUGGIERO,
a cura di P. Tsolakos,
catalogo della mostra alla Galleria Comunale d’Arte di Faenza,
Faenza 2005;

MIND THE GAP. Giovanni Ruggiero,
a cura di R. Gavarro,
catalogo della mostra alla Galleria Oltredimore di Bologna,
Bologna 2011

Fondi

studio dell’artista, Castel Bolognese

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2021-01-22T11:06:04+00:00luglio 31st, 2015|Artisti, R|