LA DEA IGNOTA

30.06 / 22.09.2018

inaugurazione sabato 30 giugno ore 18

Villa ex Severini, via Roma 69 Fano (PU)

villa d’epoca dedicata alla sperimentazione e ricerca delle arti contemporanee

All’uomo ellenico, che proviene dal mistero, preme di salire dalle tenebre verso la luce, e questo ardente desiderio, il cristiano lo trovò adempiuto “nello splendore della luce dei figli di Dio”. Ma l’ascesa è faticosa, perché trasformatrice. In essa si compie quel processo di purificazione come “guarigione dell’anima”: e ciò, sotto il velame dei simboli dei “fiori curativi dell’anima”, il moly e la mandragora, di cui bisbigliava il mito antico e dietro ai quali il cristiano presagiva la verità sua. Infatti nella bruna radice e nel fiore luminoso di quelle piante simboliche gli antichi videro profondamente simboleggiato quell’intimo dissidio dell’anima con se stessa, che richiede d’esser sanato.
La pianta più straordinaria è indubbiamente l’uomo medesimo: con una parte robusta della sua natura egli è radicato nell’oscurità dell’elemento terrestre,
e solo dalle forze e dagli umori che circolano in quella bruna radice ha di che far espandere verso il cielo il fiore bianco della sua luminosa consapevolezza. Perciò vi sono rizotomi delle anime, i quali ci mostrano come da una nera radice ci si trasformi in un niveo fiore, ma ci insegnano pure che nel fiore baciato da Helios opera sempre la forza primigenia, che sale dalla radice verso la misteriosa legge degli spiriti. L’uomo è l’uno e l’altro: radice e fiore.
Sta continuamente fra Urano e Gaia, fra Helios e Chthon, fra Hermes e Circe.
E’ un po’ di tutto. Quel che in lui è di luminoso non è mai senza la linfa che sale dall’oscurità; ma a lui solo, in compenso, è dato rischiarare sempre di più le tenebre della sua radice terrestre con la luce attinta dal sole.
(Hugo Rahner “ Miti greci nell’interpretazione cristiana”)

Francesco Bocchini, Carloni-Franceschetti, Giacinto Cerone, Federico Guerri, Anonimo dell’Italia centrale sec. XVII, Anonimo ligure sec. XV, Anonimo lombardo sec. XVI, madmeg, Angela Maltoni, Anonimo Scuola lombarda sec. XV, Mirco Tarsi, Erich Turroni, Verter Turroni, Silvia Vendramel, Mattia Vernocchi

curatore Rodolfo Gasparelli
GASPARELLI ARTE CONTEMPORANEA