GALVANI MARCELLO

/, G/GALVANI MARCELLO

GALVANI MARCELLO

Massa Lombarda, 1975

Dopo essersi laureato alla Facoltà di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Bologna, Marcello Galvani si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Ravenna dove, tra gli altri, ha seguito i corsi di fotografia tenuti da Guido Guidi, figura alla quale, poi, è rimasto legato diventandone assistente e collaboratore. Tra i suoi altri riferimenti e contatti professionali in campo fotografico si ricordano le personalità di Stephen Shore, Tim Davis e Michael Schmidt. Nel 2007 ha partecipato, aggiudicandosi il secondo premio, al concorso indetto dal MAXXI di Roma dal titolo “Atlante Italiano 007, una ricognizione sul paesaggio italiano”. Nell’occasione il MAXXI ha acquisito dieci sue fotografie per la collezione permanente. Nel 2010 ha ricevuto una menzione speciale alla rassegna “Pla(t)form 10” presso il Fotomuseum Winterthur in Svizzera e, anche in questo caso, alcune sue fotografie sono state acquisite dal museo. Nello stesso anno è stato invitato da “Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea” di Rubiera a svolgere una ricognizione fotografica sui territori interessati dalla nascente linea ferroviaria ad alta velocità Milano – Bologna, con conseguente mostra e catalogo. Le sue prime mostre personali hanno avuto luogo a Massa Lombarda nel 2006 (Bruno e la bicicletta) e nel 2007 (24 Fotografie, ex Yil); a Lugo nel 2009 (6×7); a Rubiera nel 2010 (Magnagallo Est); a Ravenna nel 2012 (Rabazero) e Critica in Arte al MAR), nel 2013 (Erano Ariani: Wulfila tour I) e nel 2014 (Erano Ariani: Wulfila tour II); a San Candido nel 2013 (Seipersette). Ha partecipato, inoltre, a numerose mostre collettive a Bologna (dove ha ottenuto il Premio Guercino nel 2007), Leipzig, Roma, Reggio Emilia, San Marino, Venezia e Ascoli Piceno (Qualsiasità del 2016). Nel 2015 ha vinto il concorso indetto dallo IUAV di Venezia “Sono stato Lì, esperienze di rilievo fotografico dell’Italia contemporanea” con un premio finalizzato alla pubblicazione di un libro monografico.
Tra i suoi recensori (R.Maggiori, S.Loddo, E.Turetti, P.Turchetti, W.Guerrieri, M.Mitterhofer) un posto particolare occupa Luca Nostri (amico e fotografo di Lugo) che così si è espresso sul suo lavoro: “Il lavoro di Marcello si colloca all’interno di una venerabile tradizione di fotografi che scommettono tutto sull’ordinario, sulle cose di tutti i giorni, sui personaggi della vita quotidiana e le sue immagini sono la conseguenza di incontri giornalieri e casuali con individui e luoghi più o meno familiari al loro autore. Nelle immagini di Marcello non c’è intento giornalistico, nessun commento sociale, piuttosto una visione personale, intima ed eccentrica delle cose che lo circondano”.
Pur colti in un attimo i soggetti, volutamente non certo eclatanti, di Galvani esuberano, però, dagli esempi di una tradizione fotografica moderna e contemporanea e risultano fissati – in forza di sottaciute abilità compositive, di calcolate luci, di sottile ironia e di una inedita leggerezza metafisica – in assetti quasi atemporali, assoluti e dotati di cariche di meraviglia e di mistero.

(F.B.)

Bibliografia essenziale

 True stories. From 20 contemporary photographers, Fusignano 2010

 Marcello Galvani. Di palo in frasca, Fusignano 2015

 Marcello Galvani. Magnagallo Est, in Cesare Ballardini. Interlinea. Marcello Galvani Magnagallo Est, Fusignano 2015

 La molla è un motore, edizioni Quinlan 2016

Fondi

Opere: Studio dell’artista, Massa Lombarda

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2021-01-22T10:50:05+00:00agosto 6th, 2015|Artisti, G|