PIRACCINI OSVALDO

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PIRACCINI OSVALDO

Cesena, 1931

Osvaldo Piraccini inizia a dipingere prima con Giovanni Cappelli e poi con Alberto Sughi: i maggiori esponenti nella Cesena del secondo dopoguerra, assieme a Luciano Caldari, di una pittura figurativa e neorealista non connotata, però, da precise e vincolanti adesioni alle indicazioni ideologiche e politiche della sinistra di quegli anni. Viene influenzato anche da Marcello Muccini – fondatore, con altri, dei raggruppamenti artistici romani G.A.S. (Gruppo Arte Sociale) e Gruppo del Portonaccio, amico di Alberto Sughi e frequentemente presente a Cesena e in Romagna – col quale instaura un sodalizio a Firenze. Negli anni Cinquanta l’impronta sociale delle opere di Piraccini ha già quei connotati largamente esistenzialisti che caratterizzeranno i lavori futuri: larve di figure umane stemperate in ambienti spesso piovosi e paesaggi in cui le emergenze naturali o architettoniche mancano di precisa messa a fuoco andando a confondersi in un magma di colori dai toni tristi e scarsamente illuminato da sciabolate di debole luce. È la fase cosiddetta della “pittura grigia”: rarefatta, essenziale e cromaticamente raffinata. Nel 1957 viene premiato alla “Mostra mondiale dei giovani Artisti” di Mosca. Nel 1959 espone a Roma. Durante gli anni Sessanta e Settanta partecipa a numerose rassegne d’arte nazionali e allestisce varie personali a Roma, città dove opera a partire dai primi anni Settanta. Ottiene riconoscimenti in diversi concorsi d’arte: Marzabotto (1960), Bologna (1962), Reggio Emilia (1963), Premio Campigna di Santa Sofia (1965). Nella maturità la figurazione di Piraccini evolve verso esiti sempre più informali, pur rimanendo di impianto figurativo. Nell’indistinto e convulso magma di materie primigenie totalmente indifferenti all’avventura umana sulla terra, appaiono, però, segni e tracce che l’artista prontamente registra con partecipata affezione avvalendosi di una tecnica volutamente aspra ma, in fondo, non immune da seduzioni e, a sua volta, ammaliante.

(FB)

Bibliografia

F. Solmi, Osvaldo Piraccini
catalogo della mostra all’Auditorium Comunale di Budrio
Bologna 1985

Piraccini: 40 anni di pittura 1948-1988
catalogo della mostra alla Galleria Comunale d’Arte di Cesena
Cesena 1988

Fondi

Studio dell’artista, Cesena

News

Il paesaggio di Santa Sofia viene indagato dall’artista avvalendosi di una ridotta scala cromatica e di pochi segni decisi che bastano a tratteggiare un luogo, ai limiti dell’indistinzione, immerso in una atmosfera diluita e stemperata che amalgama natura e artificialità in un tutt’uno senza soluzione di continuità.

2021-01-22T11:04:21+00:00agosto 1st, 2015|Artisti, P|