Presentazione del Doc

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Presentazione del Doc

A IMOLA NASCE DOC, IL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE ARTI MODERNE E CONTEMPORANEE IN ROMAGNA DAL 1900 Ad OGGI

 È il primo esperimento in Italia di questo genere e raccoglie in un unico contenitore – www.arteromagna.itcentinaia di artisti e di opere, biografie, pubblicazioni e acquisizioni. Il “DOC, Centro di Documentazione delle Arti in Romagna”, come un museo online, riunisce il mondo delle arti romagnole moderne e contemporanee grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.

100 artisti, 200 opere, biografie, pubblicazioni, schede informative: è il neonato DOC-Centro di Documentazione arti moderne e contemporanee in Romagna, un primato nazionale che nasce a Imola e che partendo da questi numeri si pone di diventare, nel tempo, una raccolta completa di informazioni sulle diverse correnti e attività artistiche susseguitesi in Romagna dagli inizi del secolo scorso ad oggi.

Il Progetto nasce da un’idea della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che dopo il successo della mostra “arte dal Vero. Aspetti della figurazione in Romagna dal 1900 ad oggi”, ha colto la necessità di dover creare un punto di riferimento per le arti moderne e contemporanee del territorio.
Quella mostra, abbracciando una cospicua parte della realtà artistica e culturale romagnola, ha dato, con ampio consenso dei visitatori, una visione complessiva di figure e momenti di un lungo percorso giunto fino ai giorni nostri dimostrando singolari capacità di aggiornamento ed esprimendo personalità di livello non solo nazionale.
La Fondazione ha ritenuto opportuno proseguire in questo campo d’indagine, attraverso lo studio del Comitato Scientifico (formato dal Presidente Andrea Emiliani, storico italiano dell’arte e presidente dell’Accademia Clementina, dal Vice Presidente e Curatore Scientifico Franco Bertoni, critico d’arte e Direttore del Museo Ugonia di Brisighella, da Roberto Balzani, storico e studioso, dalla direttrice del Museo di Imola Claudia Pedrini, da Sergio Baroni, esperto di antiquariato e conoscitore dell’arte romagnola del Novecento, da Francois Burkhardt, già direttore del Centre Pompidou di Parigi. Per la Fondazione di Imola ne fanno parte Evaristo Campomori, il Marchese Gianfranco Selvatico Estense,  Giuseppe Savini, responsabile culturale della Fondazione e Giovanni Vignazia, segretario del Centro) creando un organismo strumentale e informativo in progress, che avrà come compiti quelli di promuovere, documentare e valorizzare gli artisti operativi in Romagna dagli inizi del secolo scorso ad oggi, raggiungendo l’obiettivo di offrire al pubblico e alla critica una occasione di visione complessiva e agli artisti romagnoli, ai musei locali e agli enti – pubblici e privati – l’opportunità di una maggiore circolazione delle proprie attività.

In un momento in cui si assiste, in campo artistico, al crollo di precisi confini, di rigide perimetrazioni e di steccati dati spesso per scontati, un’opera di informazione allargata può favorire non solo la conoscenza ma anche fattive sinergie già in atto o potenziali.
Mentre gli artisti moderni sono, scarsamente o ampiamente, già rappresentati nei vari musei della Romagna, gli artisti contemporanei invece, anche i più conosciuti in Italia e all’estero, non godono ancora di pari attenzioni. Ancora tutta da costruire è la mappatura degli artisti contemporanei romagnoli poiché sono ormai definitivamente scomparse le manifestazioni che, un tempo, permettevano visibilità, contribuivano alla notorietà e concedevano autorevoli attestati critici.

www.arteromagna.it esordisce utilizzando le biografie e le immagini delle opere dei cento artisti presenti alla mostra “arte dal VERO” ma sono già stati evidenziati altri 50 artisti che nel 2016 verranno inseriti.
Questa attività di raccolta si intende accompagnarla con la creazione di una biblioteca specialistica, con acquisizioni e con mostre dedicate ad opere particolari, ad artisti o a privilegiati temi. Inoltre, alla voce news, sono inserite mostre, conferenze, pubblicazioni etc… promosse dagli artisti stessi.

«Si tratta di una nuova forma di percorso nel campo dell’arte moderna e contemporanea romagnola – afferma il curatore Franco Bertoni – e anche di un primato in ambito nazionale in quanto le tradizionali occasioni di mostra o di segnalazione vengono a tradursi in un vero e proprio laboratorio di studi: circoscritto ad un’area geografica e culturale ma aperto e sempre in evoluzione. Il DOC si propone quindi come un vero e proprio osservatorio attento a un preciso territorio e agli artisti qui via via emergenti o ancora non adeguatamente valorizzati per quanto riguarda una modernità che, nonostante le tante effrazioni, non ha mancato di perseguire una originaria vocazione umanistica dell’arte».

Infine il dialogo con la community del web è aperto anche attraverso i social network più importanti: Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, Flickr e YouTube.

 

2015-07-29T06:51:03+00:00luglio 29th, 2015|Comunicati stampa|