ROTONDI LUCA

//ROTONDI LUCA

ROTONDI LUCA

Ravenna, 1970

Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico di Ravenna nel 1988, seguendo il corso di pittura tenuto da Umberto Folli, Luca Rotondi frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna dove si laurea nel 1993. Nello stesso anno tiene la sua prima mostra personale, con Pasquale Martini, al Centro Culturale Polivalente di Russi. Aldo Savini si interessa al suo lavoro e lo presenta nel 1994 alla collettiva “Ritratto, autoritratto” al Palazzo Sforza di Cotignola e nel 1995 alla collettiva “Ultima generazione” alle Pescherie della Rocca estense di Lugo. Artista dalle rare e calcolate manifestazioni espositive, Rotondi partecipa nel 2008 a “Selvatico”, collettiva al palazzo Sforza di Cotignola dove si presenta di nuovo nel 2013 esponendo con Lucia Baldini. Nel 2009 e nel 2012 presenta i suoi pastelli a Conselice e a Russi. Nel 2016 ha esposto i suoi lavori alla Galleria Comunale d’Arte di Faenza. Dedicatosi, dai primi anni Duemila e in modo quasi esclusivo, alla tecnica del pastello, Rotondi è riuscito a concentrare nelle sue piccole opere rara perizia, memorie di maestri moderni romagnoli e internazionali e una inedita visione della realtà contemporanea in cui i dati naturali hanno conquistato, nel tempo, sempre maggiore spazio. Nel 2007 ottiene il Primo Premio alla extemporanea di pittura di Cotignola e nel 2009 alla Prima Biennale d’Arte di Conselice.
Proseguendo nel percorso che va da Corot a Wyeth, Rotondi è artista di paesaggio: un poeta narrante le voci e i sussurri del minimo in modo calcolato, lento, elaborato, di attento studio. I suoi ritagli del vero, in qualche modo con debiti nei confronti dell’arte fotografica, sono raramente solari e piuttosto colti in momenti nebbiosi, piovigginosi o incerti. In questa dimensione da apparizione sulfurea, che ricorda le atmosfere di certo Maupassant o di certo Conrad, l’artista coglie attimi fuggenti: il dettaglio di una foglia o di una corteccia, il rosso dei frutti su un albero enigmaticamente senza foglie o un intreccio di rami. Anche il tempo sembra essersi fermato nelle sue opere e in questo stato di attesa ogni elemento naturale appare misterioso e, in ogni caso, almeno per un momento intatto, infinito e universale, come nelle migliori opere poetiche o grafiche della grande tradizione estremo orientale.

(FB)

Bibliografia essenziale

La vita scoperta. The life discovered, Disegni di Luca Rotondi. Poesie di Davide Rondoni,
a cura di L. Fabbri,
Faenza 2015

Fondi

Studio dell’artista, Massa Lombarda

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2021-01-22T11:05:47+00:00luglio 31st, 2015|R|