Ravenna, 1963
Dopo avere compiuto studi umanistici a Ravenna e a Venezia, Alessandra Dragoni si trasferisce ad Amsterdam. Negli anni Ottanta lavora agli archivi dell’agenzia di stampa ABC e frequenta corsi di fotografia presso l’Università di Amsterdam e il De Moor, centro fotografico associato alla Rietveld Academie. Successivamente si sposta a Parigi per seguire uno stage fotografico presso Libération e all’agenzia Magnum. Nel 1992 torna in Italia e lavora temporaneamente come archivista per le agenzie fotogiornalistiche Grazia Neri e Contrasto. Ben presto intraprende una carriera autonoma come fotografa e photo editor, lavorando regolarmente per riviste come Marie Claire, Amica, Colors e D di Repubblica. Contattata da Fabrica, trascorre sei mesi a Treviso con l’artista Adam Broomberg ricercando immagini per il “Fear Project”. Nel 1998 vince il premio Monographies Filigranes, indetto da Filigranes Editions di Parigi, con il progetto di libro Love crimes ed espone al Festival della fotografia di Arles (“A propos du monde interieur”) curato da G. Calvenzi. A Milano lavora come docente nei corsi serali di fotografia dell’Istituto Europeo IED. Tornata a Ravenna, per tre anni (dal 2005 al 2008), segue il corso di fotografia tenuto da Guido Guidi presso l’Accademia di Belle Arti e contemporaneamente esegue servizi fotografici per L’Autre Chose, Douuod e Progetto Crinoline. Sviluppa progetti personali e collabora presso laboratori educativi nelle scuole della sua città.
Nel 2011 ha aperto la galleria/studio MyCamera che è principalmente uno spazio espositivo dove viene promossa la fotografia contemporanea attraverso mostre, incontri e pubblicazioni.
Tra le mostre personali che Dragoni ha organizzato si segnalano quelle di Milano del 2000, del 2002 e del 2003 (spazio Marina Wolf), di Torino del 2002 (Galleria Adelinquere), di Ravenna del 2008 (studio Donelli&Partners). Numerose sono le mostre collettive cui ha partecipato a New York (2002, in occasione dell’anniversario dell’11 Settembre), a Torino (2002, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo), a Milano (2003, Palazzo delle Stelline), a Roma (2004), a Fusignano (2004), a Ravenna (2005, 2013, 2014 e 2016), a Milano (2010, Galleria Bel Vedere), a Rubiera (2016, Linea di Confine).
Come riporta la sua voce autobiografica: “Al centro dell’attività di Alessandra dragoni vi è una costante ricerca sul linguaggio
fotografico e sulla capacità della fotografia di stimolare emozioni passate e presenti, nonché sul collegamento tra fotografia ed esperienze personali. Il suo lavoro è stato largamente influenzato dal linguaggio cinematografico ma di recente è concentrata in particolare sull’influenza delle nuove tecnologie ed il loro impatto sulla percezione delle immagini. I suoi progetti consistono spesso in fotografie realizzate con macchine analogiche o digitali, poi trasformate in proiezioni, stampe e libri”.
(F.B.)
Bibliografia essenziale
Love crimes,
Trézélan, 1999.
Vincitore del premio “Monographies Filigranes”.
SE BA,
Ravenna, 2010.
Nutrimenti per la crescita,
Ravenna 2011.
Thump Flash,
Ravenna, 2012.
AT 14,
Bologna, 2014.
Fondi
Studio dell’artista, Ravenna
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