Ghedi, 1888 – Forlì, 1953
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze e giunto a Forlì come fante di un reggimento qui destinato all’inizio della prima guerra mondiale, Bernardino Boifava non si allontanerà più da questa città. Il suo stile energico e comunicativamente efficace troverà occasioni di felice consonanza con le autocelebrazioni della “città del Duce” (corollari romagnoli e romani compresi) e plurime occasioni di affermazione. L’artista partecipa alle vicende del Cenacolo Artistico Forlivese (esegue il ritratto di Giovanni Marchini) ed è autore di numerose opere monumentali private (monumenti funebri) e civili: i monumenti ai caduti di Ghedi 1923-1925, di Rimini del 1926 e di Santarcangelo del 1928; del giocatore di pallone con il bracciale al Foro Mussolini a Roma 1929-30 e dei quattro altorilievi per il Monumento alla Vittoria di Cesare Bazzani a Forlì del 1932. Per la famiglia Mussolini esegue la statua in legno di Santa Rosa da Lima per la chiesa omonima dedicata alla madre del Duce. Notevole è il suo contributo nel campo della ritrattistica (Ritratto di adolescente conservato nelle collezioni pubbliche di Forlì, ad esempio) in cui dimostra una libertà espressiva svincolata da obbligati temi retorici e doti di notevole introspezione del soggetto.
(F.B.)
Bibliografia essenziale
C.Macherozzi, La potenza della scultura di Bernardino Boifava
catalogo della mostra
Forlì 2012
Fondi
Pinacoteca Comunale, Forlì
News
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Testa di ragazza con trecce
Gesso
33,5 × 17,5 × 21,2
1943
Pinacoteca Comunale, Forlì
Ormai svincolatosi da retaggi veristi e da esaltazioni celebrative, Boifava, in Testa di ragazza con trecce, mette in campo le sue abilità plastiche per stringere in poche significative sottolineature (le linee chiuse della bocca e degli occhi) un carattere particolare del soggetto ritratto.