SBARAGLI MATTEO

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SBARAGLI MATTEO

Forlimpopoli, 1980

Matteo Sbaragli ha frequentato il Liceo Artistico di Ravenna e si è laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2005, assieme ad altri giovani artisti forlivesi, dà vita al gruppo Mandra (nel senso autoironico di ammassamento di bestiame o di persone moralmente amorfe o spregevoli) che dagli originari otto fondatori è passato agli attuali quattro: Matteo Sbaragli, Jacopo Flamigni, Carlo Rivalta e Daniele Angelini. Il gruppo svolge attività nei campi dell’installazione, della video-arte e dell’arte concettuale con finalità anche provocatorie e dissacranti nei confronti della situazione artistica locale. Questa sorta di ribellismo neo-futurista non obbliga, però, le carriere individuali che si sviluppano indipendentemente dalle finalità del sodalizio. Come pittore Sbaragli è apertamente figurativo e si dedica, quasi esclusivamente, a ritratti di grande formato. Partendo da fotografie di personaggi comuni, l’artista le trasforma, con tecnica precisa e memore di grandi maestri americani dell’oggettività, in forme simboliche di un disagio. I volti, in parte meticolosamente riprodotti fin nel più intimo dettaglio, subiscono parziali deformazioni o offese, vengono tradotti in colori innaturali, hanno parti incompiute, vengono percossi da violenti getti di colore oppure, staccati dal corpo, assumono aspetti inquietanti. Bilanciando abilmente realtà e immaginazione, Sbaragli ritrae, in fondo, una realtà dolorosa: quasi una carrellata di volti usciti da una camera autoptica o da un manuale illustrato di criminologia. Un mondo violentato che la forte carica espressiva della pittura di Sbaragli affronta non con il cinismo tipico della società contemporanea ma quasi con antichi sensi di pietà e di compassione. Oltre che su tela Sbaragli dipinge su fogli di alluminio e su lastre di plexiglass dipinte sia sul fronte sia sul retro. Sbaragli ha esposto in numerose mostre collettive di ambito locale (Forlì, Rimini, Dovadola, Russi e Faenza) e ha tenuto poche mostre personali, anche di incisione.

(FB)

Bibliografia essenziale

arte dal VERO. Aspetti della figurazione in Romagna dal 1900 a oggi
a cura di F. Bertoni, catalogo della mostra al Centro Polivalente Gianni Isola e al Museo di San Domenico di Imola
Imola 2014

Fondi

studio dell’artista, Forlì

News

In un’opera dal titolo apparentemente concettoso, The Darcissac’s helmet has broken n. 3, Sbaragli connette la rottura della maschera di contenimento utilizzata durante la prima guerra mondiale per ricomporre ferite aperte e brandelli dei volti dei soldati con la visione di un volto contemporaneo in parte spellato ma con l’occhio miracolosamente illeso e con una deformazione nasale che la mano tenta invano di nascondere. Temi – quelli della distorsione, della frammentazione e dell’isolamento dell’immagine – che l’artista, sul solco di una tradizione moderna e contemporanea, sa condurre ad esiti tanto inquietanti e angosciosi quanto emozionalmente partecipati.

2021-01-22T11:14:38+00:00luglio 31st, 2015|Artisti, S|