PAGNANI ROBERTO

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PAGNANI ROBERTO

(Bologna, 1970)

Nato a Bologna, Roberto Pagnani vive da anni a Ravenna. Cresciuto in un contesto famigliare dedito al mondo dell’arte da più generazioni, è stato a contatto diretto con le opere dei maggiori protagonisti dell’ambiente artistico informale italiano ed europeo.

Ha tenuto mostre in ambito italiano (a Ravenna nel Teatro Rasi nel 2009, alla galleria Ninapì nel 2012, alla Galleria Vibra nel 2015 e alla NiArt Gallery nel 2018; alla Galleria Il Vicolo di Cesena nel 2010; alle Pescherie della Rocca di Lugo nel 2013; alla Galleria del Carbone di Ferrara nel 2013; al Palazzo del Bargello di Gubbio nel 2015; alla Officina delle Zattere di Venezia nel 2015; al Masque Teatro di Forlì nel 2016; alla libreria Ibis di Bologna nel 2017 e a Imola, in occasione della mostra “ultimi PAESAGGI” del DOC, nel 2018) e internazionale, nel 2007 espone alla Onishi Gallery di New York, nel 2008 al Amber Gallery Museum di Nida in Lituania, nel 2011 allo Ionian Lapsus Festival di Katelios in Grecia, nel 2012 alla Gallery Copenhagen di Copenhagen, nel 2014 alla Alma Mater Gallery di Sofia). Del 2019 è la mostra “Unreal Dreams” alla Galleria d’Arte Contemporanea di Castel San Pietro Terme.

Di rilievo sono anche le sue collaborazioni con il mondo del teatro e della musica, con scenografie. Nel 2011 ha realizzato le scene per lo spettacolo musicale dal titolo “CaFFFè Promenade, del pianista M.R.Arevalos per il Teatro Mouffetard di Parigi. Nel 2013 ha realizzato l’installazione pittorica per i concerto “Sérimpie” tenutosi al Temple Neuf di Strasburgo. Varie sono state, nel 2017, le collaborazioni con il musicista e compositore Arevalos e, in seguito, ha curato le scenografie per il Festival di Musica Contemporanea MICO all’Oratorio di San Filippo Neri a Bologna, per il concerto “Metamorphosis” tenutosi al Teatro Alighieri di Ravenna in occasione del Ravenna Festival, per l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, per la Missouri Western University di Kansas City, per la Basilica di San Francesco a Ravenna e per lo Spectrum di New York.

Poeta delle immagini e delle emozioni evanescenti, Pagnani ha saputo coniugare il mondo informale in cui è cresciuto e vissuto con una originale struttura pittorica in cui i dati oggettivi di riferimento vengono riassunti in forme evocative veloci ma meditate che sembrano trattenere per un attimo sensazioni e pulsioni vitali sempre in via di mutazione.

Negli anni, si sono interessati al suo lavoro i critici: Enzo dall’Ara, Bruno Bandini, Beatrice Buscaroli, Giulio Guberti, Aldo Savini, Claudio Spadoni, Marisa Zattini e tanti altri. Sue opere sono conservate in collezioni private e pubbliche tra cui il Mar di Ravenna, la Biblioteca Trisi di Lugo, l’Istituto Italiano di Cultura di Vilnius, la sede dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna a Bologna, l’European Environment Agency di Copenhagen e il Museo Diocesano di Faenza.

 

(f.b.)

 

 

Bibliografia essenziale

Roberto Pagnani. Palafitte, catalogo della mostra a cura di B.Buscaroli, Faenza, I quaderni del Circolo degli Artisti, 2005

 Sandro Malossini, La collezione d’arte dell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, Bologna, 2017

Roberto Pagnani, SensofOrme, catalogo della mostra a cura di Luca Maggio, Galleria NiArt, Ravenna, 2018

 

Fondi

Studio dell’artista, Ravenna

 

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2021-05-04T12:05:06+00:00maggio 3rd, 2021|Artisti, P|