(Faenza, 1957)
Maurizio Pilo’ ha frequentato il Liceo Artistico di Ravenna e l’Accademia di Belle Arti della stessa città dove si è laureato con una tesi dal titolo “Segno naturale, segno artificiale”.
Luca Donelli ha ravvisato nelle opere di Pilò: “un buon uso delle tecniche miste (fotografia, acrilici, matite, lucidi) spesso sovrapposte (…) per arrivare alla creazione di un quadro con un tema paesaggistico o comunque naturale. Pilò manifesta una profonda conoscenza della natura, conosce bene la terra, gli alberi, le foglie,le nebbie della pianura, riuscendo a rappresentarceli anche con pochi strumenti, con la leggerezza di chi li vive con curiosa passione. Quella di Pilò è una natura malata, in declino ma l’artista la guarda dall’alto, attraversandola con la leggerezza che gli consente di non toccarla ma solo di osservarla, e forse di trovare una soluzione al decadimento con le armi di sempre: la bellezza”.
Tra poverismo, concettualismo, metafisica del banale e distopici interventi pittorici, Pilò è, in fondo, artista romantico: un pittore del rimpianto e della nostalgia. Da non solenni soggetti agricoli e campestri sa infatti estrarre – dopo vari passaggi, inserti e sovrapposizioni – un particolare senso di affezione nei confronti di una natura se non in via di scomparsa almeno incamminata verso la marginalità e un ormai generalizzato, irreversibile oblio.
Nel 1998 Giulio Guberti lo presenta alla Sala Mostre della Biblioteca di Russi e nel 1999 Danilo Montanari alla Galleria Voltone della Molinella di Faenza. Angelamaria Golfarelli si dedica a più riprese al suo lavoro: nel 2005 per la mostra alla Galleria Arte Più di Lugo, nel 2006 per quella alla Casa Guerrini di Sant’Alberto di Ravenna, nel 2007 a Palazzo Marini di Alfonsine e all’Oratorio di San Sebastiano di Forlì, nel 2009 alla Galleria Voltone della Molinella di Faenza e alla Fabbrica di Gambettola, nel 2010 ai Magazzini del Sale di Ravenna, nel 2011 alla Galleria Il Vicolo di Cesena e alle Pescherie della Rocca di Lugo, nel 2014 all’Oratorio di San Sebastiano di Forlì, nel 2015 alla Galleria Arte Incontro di Conselice e alla Galleria Santa Croce di Cattolica, nel 2017 alla Biblioteca di Gambettola e nel 2018 alla Galleria Voltone della Molinella di Faenza. Nel 2019 ha esposto ai Magazzini del Sale di Cervia e alla mostra “Omaggio a Hermann Nitsch” (15 artisti italiani e stranieri in occasione della mostra “Immagine”) al Mercato Centro Culturale di Argenta. Nel 2018, 2019 e 2020 ha esposto ad Arte Fiera Bologna nello stand di Danilo Montanari Editore.
(f.b.)
Bibliografia essenziale
Maurizio Pilò. Treelogy, con testi di A.Golfarelli e D.Montanari, Ravenna, 2011
Maurizio Pilò. Trasparente, con testo di G.Gianuizzi, Ravenna, 2016
Maurizio Pilo’. Sfogliarsi, testo di Luca Donelli, Danilo Montanari Editore, Ravenna, 2020
Fondi
Studio dell’artista, Santa Maria in Fabriago
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