Imola, 1920 – 2007
Con studi di filosofia, Tonino Gottarelli è stato pedagogo, letterato e pittore. Dopo gli studi superiori a Imola, si laurea in Filosofia all’Università degli Studi di Bologna con una tesi dal titolo “Aspetti del problema gnoseologico”. Nel 1940 ha già scritto il romanzo L’ideale e nel 1943, sotto le armi, scrive il libro di novelle Il gioco. Negli anni Cinquanta inizia anche a dipingere ma continua la sua attività di letterato con la raccolta di liriche La pioggia in città (1953) e i due volumi di poesie Dove abito io e E di alberi non si è detto ancora nulla (1954). Professore di Storia e Geografia nella scuola media, dirige i propri interessi verso la psicologia dell’infanzia e inizia ad insegnare, come maestro elementare, in vari luoghi del comprensorio imolese, pur continuando a scrivere e a dipingere. Nel 1960 tiene la sua prima mostra personale a Faenza, cui seguirà, nel 1966, la partecipazione a una mostra collettiva a Parigi che gli permette l’ingresso al Salone di Maggio dell’anno successivo. Nel 1975 organizza una antologica all’Auditorium di Imola che ripete nel 1983 cui seguiranno altre esposizioni personali a Udine, Bologna e Milano (1984), a Verona, Roma e Taranto (1987), alla Rocca Sforzesca di Imola (1988), a Bologna (1994, 2001 e 2005), a Firenze (2002), a Bologna e Rimini (2005) e, infine, a Imola (2000 e 2006) in occasione, quest’ultima, dell’inaugurazione della nuova sede della Fondazione a lui dedicata nel 2002. Tra le principali mostre collettive cui ha partecipatosi ricordano Finalista in vari concorsi letterari, Gottarelli è stato premiato a Cervia nel 1960, a Milano nel 1989 e al Premio Gatti del 1971. Pur riconosciuto e anche ospite di trasmissioni televisive, Gottarelli vive in ricercata solitudine intendendo le sue poesie come “pittura parlante” e i suoi dipinti come “silenziosa poesia”.
Lirico cantore di paesaggi e di nature morte passati al vaglio di certo (caldo) espressionismo e di memorie grafiche che sfociano, a volte, nell’astrazione e nell’informale, Gottarelli pittore è stato ben descritto da Vittorio Sgarbi nel 2000: “Sono ormai cinquant’anni che Gottarelli guarda e dipinge con gli occhi dell’anima, facendo di questa esperienza un motivo di vitale necessità non solo per la propria arte ma anche per la propria esistenza. La natura di Gottarelli, così apparentemente semplice, così comune nella sua omologazione alla semiologia della civiltà moderna (i cartelli stradali, i pali della luce che campeggiano in tanti dipinti dell’artista), così lontana da qualsiasi ragione d’inquietudine, sembrerebbe definire quasi una dimensione dell’anti-sublime rispetto a quella dei paesaggisti romantici. Ma sarebbe una contrapposizione, questa tra sublime e anti-sublime, che rischierebbe di creare fratture fra Gottarelli e i suoi teorici precedenti. Perché alla fine Friedrich e Gottarelli, anche per strade diverse, hanno un obiettivo comune: replicare un’esperienza vitalistica di primaria importanza per l’uomo, quella che dalla percezione sensoriale della natura porta all’individuazione della sua essenza”.
(F.B.)
Bibliografia essenziale
Tonino Gottarelli.
La poesia si fa immagine,
catalogo della mostra alla Pinacoteca Comunale di Imola,
Imola 2000;
Tonino Gottarelli
“respiri di poesia” (1973 – 2005),
catalogo mostra Galleria comunale d’arte Palazzo del Ridotto,
Cesena 2006.
Fondi
Opere: Fondazione Centro Studi Tonino Gottarelli, Imola
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