Forlì, 1898 – Milano, 1972
Noto soprattutto come ceramista, Umberto Zimelli è stato un artista politecnico: pittore, scenografo, cartellonista e illustratore. Dopo i primi studi alla Scuola di Arti e Mestieri di Forlì (o Scuola d’Arte Umberto I°), Zimelli completa la sua formazione all’Accademia di Belle Arti di Ravenna dove ha per insegnante Giovanni Guerrini. Fin dai primi anni Venti si dedica alla ceramica collaborando con la manifattura Borromeo di Isola Bella sul Lago Maggiore e dove fonderà la Fabbrica di Ceramiche Artistiche. Tra il 1922 e il 1930 collabora anche con la manifattura albisolese di Giuseppe e Tullio Mazzotti (Tullio d’Albisola) e nel 1930 qui lavora con Nino Strada alla sperimentazione di smalti a grosso spessore e ad impasti greificati che incontreranno l’attenzione di Lucio Fontana che però si rivolgerà per queste ricerche alla manifattura di Sévres. Nel 1920 è tra i fondatori del Cenacolo Artistico Forlivese (nella cui sede allestirà una mostra di decorazione parietale) e nel 1921 espone le sue opere pittoriche al “Lyceum” di Milano. Dal 1920, interessatosi anche all’arte litografica, inizia a eseguire copertine e illustrazioni per la rivista di cultura romagnola “La Piè”. Questa collaborazione, salvo una interruzione tra il 1931 e il 1946, si interromperà solo nel 1972. Verso la metà degli anni Venti si trasferisce definitivamente a Milano dove inizia una attività didattica: prima come docente alla Scuola Professionale d’Arte (1927-1933) e all’Umanitaria di Milano (1932-1943) e poi, dal 1933 al 1944, all’ISIA di Monza, punto di riferimento, in quegli anni, per le arti applicate italiane. Negli anni 1923, 1925 e 1927 espone alle Biennali di Arte Decorativa alla Villa Reale di Monza e successivamente a varie edizioni della Triennale di Milano. I suoi interessi spaziano ormai dal dall’oreficeria al ferro battuto, dalla scultura in avorio ai metalli pregiati, dal mosaico ai disegni per ricami, dai giocattoli alla scenografia, dalla pubblicità alla illustrazione di libri e riviste. Questi molteplici interessi lo porteranno, nel tempo, a scrivere un libro sul ferro battuto per una collana di successo edita dai fratelli fabbri, a realizzare copertine per editori come Vallardi, Treves, Zanichelli, Mondadori, Touring Club Italiano e Mondadori. Come cartellonista e grafico ha lavorato per ENIT-Roma, come pubblicitario per Roche Medicinali, Snia Viscosa, Pibigas, Pavesi-Biscotti e tanti altri.
Nel secondo dopoguerra, abbandonato l’insegnamento, Zimelli viene nominato nel 1957 Direttore della Delegazione lombarda dell’ENAPI (Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie) del quale era stato per quasi vent’anni direttore artistico nell’anteguerra Giovanni Guerrini.
Espone le sue ceramiche alla Galleria Gian Ferrari di Milano nel 1947, 1949, 1951 e 1953, anno in cui espone anche alla Galleria Cairola. Negli stessi anni continua a collaborare con manifatture albisolesi e fonda una propria manifattura a Milano. Nel 1972 viene nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica e nel 1999 la città di Forlì gli dedica una mostra antologica postuma.
(FB)
Bibliografia essenziale
Umberto Zimelli 1898-1972, a cura di Paolo Lenzini e R. Ricci, catalogo della mostra Forlì, 1999
Fondi
Opere: Fondo Zimelli, Biblioteca Comunale di Faenza
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